lunedì 1 agosto 2016

Kabul, nuovo attentato per il primato

Proseguono gli attentati nell’area di Kabul, stavolta di matrice talebana.  Muore un poliziotto di guardia a un luogo simbolico, l’hotel Northgate sulla via dell’aeroporto internazionale e non lontano dalla base statunitense di Bagram, due obiettivi “altamente protetti”. L’albergo ospita prevalentemente contractors impegnati nella lotta ai gruppi dell’insorgenza interna. Così i talebani hanno voluto lanciare l’ennesima sfida: nessun occupante deve sentirsi sicuro. Poi c’è l’altro duello che i turbanti rivolgono all’Isis afghano, impegnato in una campagna di proselitismo a suon di kamikaze che, otto giorni fa, ha colpito nella capitale la comunità hazara facendo 84 vittime e 230 feriti durante un loro corteo. E’ un Isis che vuol entrare in scena da prim’attore per orientare questioni politiche ed economiche interne, visto che dietro la protesta hazara ci sono le scelte compiute dalla presidenza Ghani su una ciclopica iniziativa che interessa la stessa nazione. Riguardano una linea di distribuzione elettrica rivolta a cinque Paesi (Turkmenistan, Uzbekistan, Tajikistan, Afghanistan, Pakistan) e finanziata da un’importante banca asiatica.
Nell’attacco all’hotel-caserma, scattato attorno all’1:30 della notte, gli assalitori si sono aperti un varco dopo l’esplosione, udita sino al centro cittadino, occupando con alcuni uomini un compound. Da lì hanno ingaggiato un conflitto a fuoco coi poliziotti di guardia e truppe dell’esercito intervenute in appoggio. Tolo tv ha menzionato un arrivo  anche di forze speciali Nato. Nella notte ci sono state interruzioni d’energia elettrica che hanno oscurato l’intera città, non è dato sapere se casuali o volute e per scelta di chi. Insomma se si sia trattato di un’azione congiunta di altri miliziani che miravano a rallentare operazioni di repressive e di rastrellamento o se il black out sia stato provocato dalle forze governative per disorientare guerriglieri provenienti da altre province che potevano non conoscere dettagliatamente l’area. Comunque in quest’occasione l’intervento dell’Afghan National Security Army s’è dimostrato efficiente, nessun ospite della struttura alberghiera è stato sfiorato dall’assalto e negli scontri armati è rimasto a terra solo un poliziotto. I talebani hanno, invece, perso tre uomini. Ma lo scontro per chi controlla il territorio, prosegue. Con l’aggiunta d’un terzo incomodo.

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